Ruge la rima

por graciela malagrida

Bruxa la bruma con la bruma...
los dientes apretados de la tarde
esperan que baje
elegantemente, la noche
el frío tártaro del abismo
la soledad de algunos, la tristeza.

Mas tú
me llamas “bella”, me abrazas
y la frugalidad esa, del arrumaco ingenuo
templa la cepa de mi semblante
rige la pluma.

Alrededor de la luna
bruxa la bruma con el verso pulcro
ruge la rima que se eleva
por encima del Yo
y de toda sutileza.

Bruxa la bruma con la bruma...
estérilmente. Ha caído la noche
a tus pies
rendida. Ruge la rima
.
.
.
y todo resplandece.





Poema de Graciela Malagrida
Traducida al italiano por Rosa Casesse

Riga la rima

Si confonde foschia con foschia
i denti stretti della sera
aspettano che scenda
elegantemente , la notte
il freddo tartaro dell'abisso
la solitudine di alcuni, la tristezza.
Ma tu
mi dici "bella", mi abbracci
e la frugalità questa, dell'ingenuo "arrumaco"
intiepidisce il ceppo del mio viso
scorre la rima
Intorno alla luna
scende la foschia
con il verso pulito
scorre la rima che si eleva sopra l'Io
e la sua sottigliezza.
Si confonde foschia con foschia...
sterilmente. E' scesa la notte scorre
abbandonata ai tuoi piedi. Scorre la rima.